mercoledì 5 marzo 2008

Questione di punti di vista


E’ come avere un bel disegno ma colorato male, oppure una cornice elegante senza dipinto o ancora un vaso originale ma privo di fiori.
Oggetti che possono soddisfare, se considerati nel loro valore assoluto, ma visti nel complesso (senza omettere, dunque, la loro funzionalità) perdono la qualità.
Ecco, “Prospettive di un delitto” (a proposito, un titolo decisamente affascinante) trasmette non poco questa incompiutezza. La linea è sinuosa e la si segue volentieri (azzarderei scrivere che coinvolge), sino a quando la virata finale spezza l’incantesimo.
L’intervallo non è solo linea di separazione cronologica, ma anche emotiva. L’idea, nel complesso, non era male, anzi. Vivere un evento terroristico (ancora?! L’11 Settembre aleggia nuovamente sulle pagine dei copioni. Il sospetto che la ferita non possa venire mai più rimarginata, è ormai certezza. Non bisognava rialzarsi e guardare avanti?) attraverso gli occhi di otto protagonisti. Ognuno impegnato nel proprio ruolo intimo di uomo. Certo riviviamo la stessa scena di panico per ben sei volte (a lungo andare, diventa quasi un sacrificio), ma questo permette di avvicinarci a piccoli passi alla verità. Ogni tassello diventa fondamentale per ricomporre il puzzle. Gli occhi di ciascun personaggio diventano i nostri. Lo spettatore ha però il vantaggio di poter considerare il quadro generale che si fa via via nitido e sconcertante. Il primo tempo scandaglia l’evento attraverso lo sguardo dei “Buoni”, il secondo invece ci presenta la controparte. Da questa, poi, si sfocia nell’atto conclusivo. Sarà proprio quest’ultimo ad enfatizzare i buoni propositi creati in precedenza. Si ha la sensazione di avere di fronte una goliardica scena caricaturale. Mi aspettavo che da un momento all’altro irrompesse in scena un Tom Cruise in piedi sulla sella di una moto a 180 chilometri orari o che so un Bruce Willis con escoriazioni a decorargli il viso e l’inseparabile canotta a costine. Non avrebbero certo sfigurato di fronte ad inseguimenti e sparatorie dell’altro mondo, dei quali siamo spettatori verso la fine della pellicola.
In breve, un uomo (è Thomas Barnes (Dennis Quaid), agente dei servizi segreti) si mette alla guida di una normalissima Opel, inseguendo un’auto della polizia. Raggiungono velocità esagerate in pieno centro abitato. Non solo è impegnato a sfiorare i 200 chilometri orari (per “gonfiare” con i numeri), nel contempo si mette a parlare al telefono, dettare ordini e addirittura farsi una manicure, controllare le borse e dedicarsi al bricolage! E’ palese che, in qualche precisazione, io stia un tantino esagerando, ma il senso è comunque chiaro. O ancora, un uomo dalla stazza di Forest Withaker (è un turista americano, venuto in Spagna per seguire un summit sulla guerra al terrorismo) incredibilmente agile e scattante, non solo dopo l’esplosione di due bombe si mette ad inseguire il presunto attentatore con telecamera alla mano, ma corre senza sosta macinando chilometri e non appagato si mette anche a fare l’eroe nel tentativo di salvare una bimba da morta certa. Superman davanti a questa scena ultima potrebbe soffrire di un principio di inferiorità.
Non c’è da aggiungere molto altro a questa pellicola che forse celava anche un messaggio più profondo, così profondo che io non l’ho trovato.
Trama
Otto protagonisti. Otto punti di vista. Un solo segreto. Chi c’è alla base di un attentato terroristico contro il Presidente degli Stati Uniti, venuto a Salamanca per un convegno? Vivere il dramma, la paura o la malvagia astuzia di attentatori senza scrupoli, per arrivare ad un’unica e sconvolgente verità.

Citazioni
- Segretario Generale, al Presidente degli Stati Uniti "Signore non può dare l'ordine, vi hanno appena sparato..."
- Suarez (Saïd Taghmaoui) "Il bello dell’arroganza americana è che loro non riescono a immaginare un mondo in cui non siano un passo avanti"
- Segretario Generale "Signor presidente, dobbiamo agire con forza" - Presidente Ashton (William Hurt) "No, noi dobbiamo essere forti"
- Kent Taylor (Matthew Fox) "Non la fermerete. Questa guerra non finirà mai"

Carta d'identità
Titolo originale: Vantage Point
Titolo italiano: Prospettive di un delitto
Data di uscita (in Italia): 29 Febbraio 2008
Genere: Drammatico, Thriller
Durata: 90'
Regia: Pete Travis
Cast: Forest Whitaker, Matthew Fox, Sigourney Weaver, Dennis Quaid, William Hurt, Zoe Saldana, Eduardo Noriega, Richard T. Jones, Edgar Ramirez, Penelope Kaufer, Ayelet Zurer
Da vedere: un ottimo cast per un film senza pretese. Buona l'idea, un po' meno la sostanza, comunque piacevole. Originale (sino ad un certo punto).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Già avevo scelto di perderlo, dopo la tua stroncatura ne sono proprio convinta!!

Chiara ha detto...

Trin! Se non vai, non ti sei persa nulla di speciale. Se lo vedi, può essere una visione interessante (fino ad un certo punto). L'importante è che fai la brava ;)

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