giovedì 8 marzo 2007

Felicità trovata... per Muccino


"Happyness" (fusione dei due termini inglesi: "happy" - felice, contento - e "happiness" - felicità) è la parola che troviamo scritta sul muro della scuola materna di Christopher (Jaden Christopher Syre Smith), figlio di Chris Gardner (Willy Smith), venditore sull’orlo del lastrico.
E la felicità è proprio il sentimento su cui, il film, prende vita. Figlio e padre non solo per copione, ma anche nella vita reale, combattono insieme con la forza dei reciproci affetti, sino a sconfiggere il potere della povertà.
Quando Linda (Thandie Newton), moglie di Chris, ha l’ennesima conferma che il lavoro del marito non è sufficiente a mantenere l’intera famiglia, decide di cercare fortuna altrove. Una volta solo, Chris, si rende conto davvero che qualche apparecchio venduto (e con quanta fatica!) ed un pupazzetto dell’eroe preferito, non bastano a rendere migliore la vita del suo unico figlio (ed anche sola fonte d’amore rimastagli). L’idea di trovare un lavoro più soddisfacente, diventa così, un pensiero concreto e l’incontro (puramente casuale) con un broker (e, soprattutto, la sua Ferrari) gli cambieranno completamente la vita.
La bellezza di questa pellicola non sta solo in uomini abituati alle cineprese (e, in questo caso, non conta se stiano davanti o dietro ad essa, poiché i ruoli vengono interpretati magistralmente da entrambi- Smith e Muccino, reciprocamente), ma anche negli occhi di Jaden, nella sua semplice genuinità, nella capacità di essere figlio per davvero, ma anche per finta (e non è proprio la stessa cosa), nella sicurezza che mostra ad ogni scena, ma anche nella fragilità nei momenti difficili (sembra soffra per davvero), doti che spesso si acquisiscono solo con l’esperienza (e che alcuni attori non avranno mai). Senza poi contare il talento di Smith (lo ricordavo ancora con le catene d’oro al collo, i cappellini con la visiera rivolta al contrario e le canotte da basket, alla ricerca di guai in casa dei ricchissimi zii californiani - "Il principe di Bel Air"), quanta dolcezza nei suoi sguardi da eterno ragazzo, nelle sue corse a perdifiato è inevitabile desiderare di essere lì a dargli la spinta necessaria, il gioco della macchina del tempo alla fermata della metrò ci ricorda un po’ il nostro Benigni in "La vita è bella" (1997) ma soprattutto, in quel pianto silenzioso tra le pareti di quel lurido bagno della stazione metropolitana, chi non si è commosso con lui?
Ed in tutta questa sofferenza, come spero accada per tutte le storie tristi di ogni uomo (è una speranza, so che non sarà sempre così), arriva finalmente la gioia, dettata non solo da un po’ di fortuna, ma anche dalla forza di volontà, dal desiderio di non mollare mai (che ognuno di noi dovrebbe avere), e per questo ancora più bella. Peccato, solo, che dobbiamo immaginarcela: infatti, il nostro Muccino, non dà molto spazio ai momenti di serenità, il seguito della storia ci è raccontata dalle didascalie che appaiono prima dei titoli di coda …
… ma l’ultimo fotogramma, quello della passeggiata mano nella mano dei due protagonisti, mi ha fatto pensare (e sperare) che non sia stato scelto casualmente, ma che Smith desideri accompagnare Jaden verso lo stesso orizzonte, proprio come Garden fa con il figlio.
La forza di questo film non sta solo nel fatto che sia ispirato ad una storia vera, ma anche nella bellezza e nella sincerità di un abbraccio di un figlio verso il proprio padre, (valori che ormai si stanno perdendo nel tempo) e sapere che il rapporto consanguineo esiste anche nel quotidiano, rende tutto meravigliosamente più vero.
Ed allora "vola", Gabriele, l'America ti ha aperto le porte... e con lui sogneremo un po'anche noi.


Titolo originale: The Pursuit of happyness
Titolo italiano: La ricerca della felicità
Data di uscita (in Italia): 12 Gennaio 2007
Genere: Drammatico
Durata: 117'
Regia: Gabriele Muccino
Da vedere: per chi crede nei sogni. Commuovente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Onestamente... ero pò prevenuto nel Muccino regista a fianco di uno dei miei attori preferiti il grande Will Smith..... pensavo cosa ci fanno quei due assieme.
Cosi un po scettico ed incuriosito mi sono recato in sala...... e li la sorpresa un film bellissimo..ti tocca il cuore dove ho scoperto "uno" Smith in grado di reggere interpretazioni anche le piu drammatiche ed "un" Muccino all'altezza della situazione. Bellissimo e bravissimo il bambino quasi impensabile possa essere il figlio di Will anche nella vita reale.
Il finale può sembrare scontato...
e per fortuna lo è......fa venire voglia di amare ma soprattutto fa capire quanto è bello amare.

Brava Chiara riesci a far scrivere anche uno come me...... un po schivo.

(si sempre di parte ma sincero in quello che scrivo)

Con Amore Miki

Chiara ha detto...

Micheluzzo!
Apprezzo il tuo buon cuore ed il tuo sempre sincero affetto.
In realtà sei bravissimo a DEscrivere le tue emozioni, ti ci voleva solo un po' di coraggio.
Grazie infinite, tesoro.
Con lo stesso amore

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