martedì 8 aprile 2008

Fra risate e fallimenti


All’uscita dal cinema, una forte pioggia ha sorpreso tutti. Entrando in sala, spesso, ci sentiamo autorizzati a liberarci delle responsabilità di abitanti del mondo, anche solo per qualche ora. Una volta abbandonate le calde poltroncine rosse, come fosse una sensazione normale, riacquistiamo il senso della realtà oggettiva: le auto ostruiscono le vie asfaltate (e respiratorie), nella mia borsa non riesco mai a trovare ciò che cerco e la pioggia esiste, e bagna pure.
Il risultato è stato un impedibile e sensazionale pigiamento di corpi umani nel metro quadrato di tetto disponibile. Non avendo scampo (ormai chiuse le porte del cinema e terminati i posti in “tribuna vip”) mi sono buttata sotto la pioggia. Non mi sono lasciata intimorire, piuttosto trasportare.
Scrivo questo perché, in analogia con la sottoscritta sotto al diluvio, così va affrontato (e di conseguenza gustato) “Tutta la vita davanti”. Dimenticate la prudenza, ma non la passione. Alcune situazioni faranno certamente riflettere, ma non vi vergognate di sorriderci sopra.
Il nuovo lavoro di Paolo Virzì è un ritratto coraggioso e maturo dell’Italia odierna: quella dal volto precario e spaurito dei giovani (nel quale mi ci inserisco facilmente anche io, volente o nolente) e, dall’altra, gli adulti spaesati e oramai impotenti. Il tutto raccontato dalla voce placida di Laura Morante e dagli occhi sinceri di Marta (Isabella Ragonese). Un personaggio intimo e cordiale, quello della quasi esordiente Ragonese, nel quale è molto facile ritrovarvisi: neolaureata in filosofia, sguardo dolce, personalità debole, una giovane donna sopraffatta dall’ovvietà del presente e schiava della sua stessa paura di mettersi in gioco. Frenata da chissà quale forza. Intrappolata nelle regole meschine della vita: non sopravvive chi ha forza e talento, ma chi ha spalle abbastanza grandi da poter portare nomi e raccomandazioni.
E’ un buon film non soltanto per la forma che possiede, ma anche per i colori che in essa si fondono: ovvero non unicamente per le argomentazioni spavalde ma anche per come vengono raccontate. Si affronta la drammaticità dei fatti con un briciolo di autoironia, che a mio avviso è la prerogativa umana principale per affrontare le avversità. O comunque le situazioni qualunque.
Sorridiamo di fronte al mondo lavorativo ignorante e corrotto, agli amori spenti e unidirezionali, troviamo addirittura divertente la follia, ingrediente aggiunto in abbondanza, quasi sulla soglia del satirico, tuttavia non assurdo.
Un film capace di far ridere (e ironicamente piangere), riflettere (nella leggerezza che merita) e sperare (portando appresso le quotidiane illusioni).
Un cast promosso a pieni voti (oltre alla già menzionata Marta): dal sindacalista Giorgio (uno sbadato, infedele e combattivo Valerio Mastandrea), alla dittatrice Daniela (una ricca e sola Sabrina Ferilli), al numero uno (almeno secondo lui) Elio Germano (è Lucio, un collega di Marta), alla volitiva e (ehm) sensuale Sonia (Micaela Ramazzotti - recita o è così per davvero?) sino ad arrivare al capo supremo Claudio (Massimo Ghini), combattuto fra l’essere ed il sembrare, fra aerosol e lampade.
Bagnata e raffreddata, dunque, ma felice di quello scroscio. Inquieta e, forse, demotivata dalla società attuale, ma propensa ad affrontare ogni temporale che verrà a me incontro. Andatelo a vedere. A costo di trovarvi sotto ad un acquazzone. In ogni caso, ci sarà sempre una canzone da ballare ed un "Buongiorno" da augurare.

Trama
Marta (Isabella Ragonese), una volta conseguita la laurea (filosofia) è alla disperata ricerca di un lavoro che, nonostante il 110 e lode, sembra voltargli le spalle. In preda alla disperazione incontra Sonia (Micaela Ramazzotti), una ragazza madre che le affida la figlioletta e le apre le porte verso un possibile impiego presso il call center della “Multiple”. Sotto la guida spietata della responsabile (Sabrina Ferilli), quest’azienda di (inutili) robot da cucina, acquista un’enorme successo. Se non fosse per l’improvvisa entrata in scena di Giorgio Conforti (Valerio Mastandrea), un sindacalista disordinato e precipitoso ma comunque determinato a far luce sulla precaria situazione lavorativa.

Citazioni
- Daniela (Sabrina Ferilli) "Le personalità perdenti sono dannose per se stesse ma soprattutto per gli altri"
- Giorgio Conforti (Valerio Mastandrea) "Scusi per prima eh... io passo una vita a chiedere scusa"
- Claudio (Massimo Ghini) "Quoque tu Brutus filius mius"

Carta d'identità
Titolo italiano: Tutta la vita davanti
Data di uscita (in Italia): 28 Marzo 2008
Genere: Commedia
Durata: 117'
Regia: Paolo Virzì
Cast: Sabrina Ferilli, Isabella Ragonese, Elio Germano, Massimo Ghini, Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Claudio Fragasso, Elena Arvigo
Da vedere: per imparare a sorridere anche davanti alle avversità. Attuale.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Sostanzialmente d'accordo.
Anche se stavolta la Morante l'avrei ammazzata...
Va bene calcare la mano sul concetto di "fiaba" (sia pure piuttosto nera), l'ha detto anche Virzì in più di un'intervista, ma mi ha trasmesso l'impressione di una chiamata ad introdurre Cenerentola...

FiliÞþØ ha detto...

questo vorrei tanto vederlo...ma ultimamente ho davvero pochissimo tempo per fare qualsiasi cosa che non riguardi il lavoro o l'università...:(

UN SALUTONE!

domenico ha detto...

quando mi sono deciso a vederlo lo hanno tolto da vicino casa mia ^^
lo voglio comunque visionare, se riesco

Chiara ha detto...

MISTER: sono pienamente d'accordo anche io... però "C'era una volta"... sarebbe stata la ciliegina ;)
FILì: a proposito di tempo, cerco di ritagliarne un po' per le funzioni essenziali come mangiare bere e dormire e vorrei averne di più per riuscire a leggere con la dovuta calma ogni vostra recensione. Quindi, il tuo saluto, è enormemente preziosissimo!
HONE: per la serie... i migliori ci sono sempre ;) Grandeee!

Anonimo ha detto...

ancora mi manca. ma virzì è un autore sempre interessantissimo.

Anonimo ha detto...

Penso di vederlo in rassegna estiva.. tu intanto diventi sempre + convincente

Chiara ha detto...

MARIO: scontato chiederti di farci sapere, appena lo vedi! Curiosissima Chiara!
TRIN: scritto da una persona di grande talento (e dai gusti raffinati) come te, è un vero onore! Grazie!

Anonimo ha detto...

Si come hai ben detto nella tua recensione ( sempre bella ) uno scorcio , io direi un'stantanea della società di oggi.
Aggiungerei però che purtroppo è un'istantanea un po' mossa un po' sfocata di quelle non proprio venute bene a cui ci si affeziona perchè l'abbiamo fatta noi e nulla più.
Non mi è sembrato un film da rivedere , un film che lascia il segno ma appunto mi è sembrato un po' sfocato reso solo un po' più vivo da Mastrandrea ( ma neanche troppo ) .
Non sò forse sarà la pioggia forse la disillusione o forse la consapevolezza che siamo alla fine così sfocati e venuti un po' così.
Speriamo che la pioggia tolga questa patina e ci restituisca un vita più verde più accesa.

Chiara ha detto...

Gulp, come sempre la tua completezza mi stupisce e fa piacere. Ho voglia anche io di guardare il mondo senza quella fastidiosa velatura... secondo me, in parte, dipende dalla nostra volontà.

Anonimo ha detto...

Speravo di poterti dire che anche a me piace molto come scrivi e devo dire che posso farlo sicuramente. Riesci a dosare perfettamente soggettività ed oggettività e soprattutto a trasmettere le sensazioni e le emozioni che hai provato con la visione del film. Bellissima anche la metafora dell'acquazzone. Grazie per essere venuta a commentarmi e per avermi fatto scoprire il tuo blog, inserito immediatamente tra i miei links preferiti.
Buona serata,
Ale55andra

Chiara ha detto...

Ti linko anche io. Mi piace proprio come scrivi e poi sei molto ricca di idee originali. Non sei mai scontata, dunque sempre piacevole! Torna a trovarmi, io lo farò di certo!

Anonimo ha detto...

No, la ciliegina sarebbe stata la narratrice ammazzata per manifesta incapacità.

Lo so, lo so... sono cattivo.
E' nella mia natura.
Ma quando ci vuole ci vuole!

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