lunedì 12 gennaio 2009

Un cuore tutto italiano


“Questo è stato il primo personaggio della mia carriera che non sono riuscito ad amare. E' stato molto complicato calarmi nella mente oscura e depressa di un uomo come Ben […] Ho accettato di farlo solo perché volevo che attraverso il mio corpo arrivassero alla gente i tanti messaggi racchiusi in questo lancinante dramma psicologico. Resterà per me un'esperienza indimenticabile, la più toccante della mia carriera”

Non ho mai abbandonato l’attesa per il nuovo lavoro di Gabriele Muccino nonostante venisse di continuo tartassato dalla critica, a dispetto di chi con fare saccente lo etichettava come “eccessivamente mieloso" non ho mai smesso di credere in questo film.
Questa pellicola rappresenta un’eccezione, per la quale qualunque mio pensiero non risulterà mai adeguato: non possono esistere analisi tecniche, né sussistere giudizi oggettivi, si spalancano naturalmente anima e cuore. Che, per alcuni soggetti, è lo sforzo maggiore. Semplice aprire manuali, puntare indici (anulari e medi), facile denunciare l’ “inosservanza dei diritti umani e razionali” e parlare di “inneggio al suicidio”. Comodo restarsene in superficie, quando addentrarsi significa emozionarsi profondamente e provare dolore.
Questa pellicola non è per tutti. Non è per le masse. E’ per la parte più intima di noi stessi. Per chi si impegna ad amare, per chi ne è capace davvero. E’ dedicato a tutti coloro che non solo ammettono gli errori ma evitano di ripeterli. A chi di fronte ad un sorriso ne sappia cogliere il senso ma soprattutto davanti ad un pianto non se ne fa una ragione. E’ una pellicola coraggiosa poiché affronta un tema toccante, ma soprattutto perché annega nella sofferenza, nella disperazione, in una cornice fatta di drammi insaziabili. Pochi i sorrisi, moltissimi i primi piani di un Will Smith spento, malinconico e depresso. Ma sublime. Scrivo con rancore verso chi non ha saputo coglierne la straordinarietà fatta di scelte mature, interpretazioni tormentate e audaci penitenze.
A fine primo tempo ho raccontato alla mia vicina di poltrona qualunque presentimento mi sfiorasse la pelle. Ebbene, ciascuna ipotesi, si è effettivamente avverata. Ma prevedere non necessariamente equivale ad avere a che fare con qualcosa di scontato: dimostra invece interesse, curiosità e scrupolosa attenzione. Ciascuna sfumatura, anche la più impercettibile, diviene un frammento utile a delineare un quadro via via sempre più tragico e quando anche l’ultimo coccio viene riposto si ha la consapevolezza di avere davanti agli occhi una realtà insopportabile. Non siamo arrivati sin lì per chiudere gli occhi, ma per aprirli ad un pianto sincero, mentre si è crudelmente consapevoli che la sofferenza di cui ci facciamo carico lungo tutta la trama, altro non è che una preparazione a quell’apogeo del dolore. Siamo testimoni di una verità che si consuma in quel motel, in quello spazio così ristretto, in quell’urlo muto pieno di remoto dolore.
Senza filtri particolari il supplizio, dal corpo di Smith (perfetto comunicatore), passa attraverso il grandeschermo e raggiunge ciascun spettatore che, in maniera impulsiva, si abbandona a quel dolore dovuto e soltanto in quell’istante ci viene restituita la coscienza che, a nostra insaputa, era ostaggio della trama stessa.
Sette anime” è un film che svuota le coscienze, riempie di dolore ed infine fa sentire vivi. Non so cosa abbia provato chi lo ha biasimato senza pudore, ma a mio avviso trasmette quanto basta per portarlo nel cuore.
Trama
Ben Thomas (Will Smith), si porta appresso un segreto che il tempo ha reso insopportabile. Prendendo coscienza che la sua vita gli restituisce soltanto ricordi amari, decide che è venuto il momento di liberarsene. Per rendere possibile tutto questo dovrà scegliere sette persone che, attraverso il suo coraggio, cambieranno drasticamente la loro vita.
Citazioni
- Ben Thomas (Will Smith) “In sette giorni Dio ha creato il mondo, in sette secondi io ho distrutto il mio”
- Ben Thomas "Ci siamo..."
Carta d'identità
Titolo originale: Seven Pounds
Titolo italiano: Sette anime
Data di uscita (in Italia): 09 Gennaio 2009
Genere: Drammatico
Durata: 125'
Regia: Gabriele Muccino
Cast: Will Smith, Rosario Dawson, Woody Harrelson, Michael Ealy, Barry Pepper, Robinne Lee, Joe Nunez, Bill Smitrovich, Elpidia Carrillo, Tim Kelleher, Gina Hecht, Andy Milder
Da vedere: per definire in modo concreto la raggiunta maturità di Gabriele Muccino. E per sorprendersi di fronte alla recitazione di Will Smith che non si limita a dare vita al personaggio per mezzo di ritmi serrati di un copione, ma lo vive completamente: attraverso quelle rughe, quelle lacrime, quegli sguardi nel vuoto. Straordinari anche Rosario Dawson e Woody Harrelson. Emozionale.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Io per Muccino ho una sorta di idiosincrasia, infatti non ho nemmeno visto La ricerca della felicità, però se mi dici così, quasi quasi mi spingi ad andare a vederlo.
Ale55andra

Anonimo ha detto...

E'un film molto triste,ma credo insieme a changeling uno dei piu' belli e toccanti del 2008.Muccino è stata una vera sorpesa per me,quindi darei come voto un bel 7.Sono stata molto contenta di averlo visto insieme ad una carissima persona.

liuis ha detto...

Non sono il solo allora a cui è piaciuto. Questo mi rincuora parecchio.

Chiara ha detto...

- ALE: un film con il cuore. A mio avviso, per una sensibilità femminile, è da considerarsi imperdibile.
- CRI: un pensiero davvero gentile il tuo. Come l'avermi invitata al cinema. Alla prossima nuova visione, dunque.
- LIUIS: assolutamente d'accordo con te. Torna a trovarmi, abbiamo gusti cinematografici affini.

Anonimo ha detto...

Sulla bravura di Smith nulla da eccepire (almeno in altri film, questo non l'ho visto), ma credo comunque continuerò a perdermelo serenamente.
Non mi ispira per nulla.
Proprio per nulla.
Spiacente, io passo.

Unknown ha detto...

anche a me non ispira per nulla.. nonostante alla ricerca della felicità mi sia piaciuto davvero molto, questo proprio non riesce a convincermi neanche un pò, anche se ho letto molte recensioni positive..

..cmq hai davvero un bel blog, complimenti! visto che ne ho anch io uno con argomenti simili, che ne dici di uno scambio di link? fammi sapere ^^

*Asgaroth

Anonimo ha detto...

Sarà che non possiedo una spiccata sensibilità femminile, però stavolta ci troviamo in completo disaccordo, purtroppo. Il film mi ha irritata moltissimo e infatti sono stata anche eccessivamente "cattiva" nel mio giudizio finale. Comunque può capitare di trovare qualche film su cui si discorda no?
Ale55andra

Chiara ha detto...

MISTER: "Perdermelo Serenamente" mi piace. Trasmette una pace assoluta senza alcun segno di ripensamenti. E così sia... ;)
ASGAROTH'S MIDNIGHT: scambio effettuato. Ho già fatto una capatina sul vostro Blog. Originalissimo.
ALE: NOOO! Mi spiace che tu ci sia andata forse per la mia recensione che consigliava di non perderlo, ma mi fa anche piacere che tu ci abbia provato. La sensibilità l'hai, eccome, sennò non avresti illuminazioni che dimostri ogni volta nelle tue critiche. Alla prossima, ho già segnato un film dal tuo Blog che non voglio perdermi. E sono sicura, mi piacerà.

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