
New York, 22 Gennaio 2008. Heath Ledger viene trovato morto nel suo appartamento di SoHo. La causa della morte viene resa ufficiale dalla polizia il 6 Febbraio: avvelenamento determinato accidentalmente dalla combinazione di sonniferi ed ansiolitici.
Londra, 22 Luglio 2008. Christian Bale viene arrestato per violenza ai danni della madre e della sorella e poi rilasciato su cauzione.
Italia, 23 Luglio 2008. “Il Cavaliere Oscuro” esce in tutte le sale cinematografiche.
Ancor prima di essere visto, questo film faceva discutere.
Personalmente, tutto questo clamore, non mi ha mai minimamente sfiorata, se non per la prematura scomparsa del giovane Ledger (interprete, per altro, che non ho mai seguito con sincero trasporto). Vedere la nuova avventura dell’eroe mascherato targata Christopher Nolan [a proposito, “padre” dello splendido (lo ribadisco) “The Prestige”] fa parte di quelle azioni dettate dal caso, compiute per automatismo, per una generale e sana passione cinematografica, più che per vero interesse.
Ed è proprio per questo mio atteggiamento precocemente cinico, che la pellicola mi è “esplosa” in faccia con la sua crudeltà ed il suo dinamismo. Come già in più occasioni vi ho spiegato, amo i contrasti: due soggetti completamente diversi, impossibili da armonizzare eppure così vicini. Nera (come la notte, a cui si affidano maggiormente le riprese. Le ambientazioni di Gotham – soprattutto le riprese dall’alto - tolgono semplicemente il fiato. I vicoli bui e sconosciuti, danno un senso di oppressione, sgominata soltanto dalle luci artificiose della città o da quelle incantevoli di un alba) è l’armatura di Batman (Christian Bale), eroe a cui affidiamo le nostre speranze. Bianco (comunemente simbolo di purezza) è il volto dipinto di Joker (Heath Ledger): personaggio di un’ossessiva malvagità, che si nutre della (nostra/loro) paura. Ed è proprio quest’ultimo a rendere la trama, già interessante, in uno spettacolo senza confini. Facciamo correre i nostri sguardi sul grande schermo per scovare ogni traccia di lui: quando è assente lo invochiamo, quando c’è sentiamo l’alito della paura sfiorarci il collo. Lo si osserva, lo si studia, lo si asseconda, eppure ci rimane sconosciuto. Inquietante nell’oscurità, ma lo è ancora di più nei rari momenti di luce. Alla fine ci sentiamo anche colpevoli di questo rapporto morboso, ma la sua ambiguità ha un potere inalienabile. Poi c’è il vero volto di Joker, colui che gli presta un corpo, una voce, un’anima: dietro quella maschera c’è Heath Ledger, l’eterno secondo (colpa di scelte sbagliate e della sfortuna), ma che in questo ruolo per nulla semplice riesce a mostrare talento e caparbietà. Espressività facciale sopra ogni cosa, rapisce e turba - a proposito di contrasti. Complice di questo personaggio riuscito è anche la voce di Adriano Giannini (figlio dell’attore Giancarlo), limpida e sicura, senza sbavature.
Potrei soffermarmi sul corposo e potente cast (lo stesso Bale, Morgan Freeman, Aaron Eckhart) o su scene impeccabili e ad effetto (come quella finale, del detenuto di colore che prende in mano il detonatore ed anche la vita di milioni di persone) o anche solo sulle emozioni provate. In realtà, mi fermo qui, poiché spesso esistono limiti invalicabili che vanno rispettati: in una situazione come questa le parole rischiano di minimizzare le emozioni, che invece di venir comprese vanno vissute.
"Non sono bravo a fare progetti, non programmo mai nulla. Non ho un'agenda né un diario. Vivo esclusivamente nel presente. Non nel passato, e nemmeno nel futuro".
Così parlava Heath Ledger, riguardo alla sua carriera. Io sono convinta che, dopo questa interpretazione, non meriti una semplice ovazione, o un riconoscimento postumo, ma molto molto di più: l’eternità.
Trama
Gotham City è di nuovo minacciata dalla malvagità. Per l’uomo pipistrello (Christian Bale) non si tratta semplicemente di ripulire le strade dai criminali, ma dalla follia del suo nemico numero uno: Joker (Heath Ledger). Citazioni
- Harvey Dent (Aaron Eckhart) “O muori da eroe, o vivi tanto a lungo da diventare cattivo".- Joker (Heath Ledger) "Mettiamo un sorriso su questa faccia"
- Joker “Questa città merita un criminale di maggior classe... glielo darò”
- Harvey Dent “La notte è più buia prima dell'alba e ve lo prometto... l'alba sta per arrivare”
- Joker "Chissà! Forse siamo destinati a lottare per sempre"
- Joker “L'unica regola della vita, è vivere senza regole”
- Joker “Senza di me non sapresti più che fare. E io senza di te non mi divertirei più. Ecco perchè non ci uccideremo mai”
- Joker “La follia è come la gravità, basta una piccola spinta”
- Joker "Sono come un cane che insegue un automobile. La inseguirò di continuo, ma quando la prenderò non saprò cosa farmene”
- Joker “Ecco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile”
- Joker “Non voglio ucciderti. Tu mi completi”
- Joker “Se sei bravo a fare una cosa, mai farla gratis!”
- Batman/Bruce Wayne (Christian Bale) “Io dovevo ispirare il bene, non la follia e il male”
- Alfred (Michael Caine) “Certi uomini vogliono solo vedere bruciare il mondo”
- Due facce "Il caso può dare una mano..."
- Bruce Wayne “La gente ha bisogno che la propria fiducia venga ricompensata”
- Rachel (Maggie Gyllenhaal) "Non voglio essere la tua unica speranza di una vita normale"
- James Gordon (Maggie Gyllenhaal) "Batman è l'eroe che Gotham si merita, ma di cui non ha bisogno in questo momento..Perchè lui può sopportarlo...E' un vigilante che vaga nell'ombra...E' un Cavaliere Oscuro"
Carta d'identità
Titolo originale: The Dark KnightTitolo italiano: Il Cavaliere Oscuro
Data di uscita (in Italia): 23 Luglio 2008
Genere: Azione, Drammatico, Thriller
Durata: 152'
Regia: Christopher Nolan
Cast: Christian Bale, Heath Ledger, Gary Oldman,Michael Caine, Morgan Freeman, Maggie Gyllenhaal, Aaron Eckhart, Eric Roberts
Da vedere: volente o nolente, chi ama l'uomo pipistrello, la nuova avventura, la segue con passione; chi lo conosce solo per fama, viene spinto da una sorta di interesse dettato dai fatti di cronaca estranei alla trama (citati nel preambolo). Fame di curiosità che viene saziata pienamente (in entrambi i casi), sia per il contenuto (intelligente e poco scontato) che per gli interpreti (plauso speciale al più volte segnalato Ledger). Intelligente.